Il Territorio

Vigneti e Cantine in Manduria

Il nostro territorio

La magia del nostro territorio, si respira in ogni suo angolo.
Dai litorali selvaggi nutriti dalle più svariate specie botaniche che compongono la macchia mediterranea, all’entroterra ricco di alberi d’ulivo millenari e vigne antiche che si estendono fino a dove l’occhio riesce ad arrivare.
l’architettura ancestrale dei muretti a secco in pietra, dei trulli, delle costruzioni rurali, delle “pagliare”, delle bianche masserie in tufo che hanno come sfondo il blu profondo dello Ionio.
Mare ricco che influenza ogni cosa, mitiga il nostro clima e accarezza con le sue brezze, i grappoli piccoli e bluastri di Primitivo, che maturano sotto il sole di Puglia, come un rituale senza tempo scandito da calde estati.
L’agro di Manduria è situato nel Salento settentrionale, in una piana che dal mare, con una fascia costiera lunga 18 km, si estende lambendo la provincia di Brindisi.
Manduria fu Fondata dai Messapi, antica tribù nomade iapigia, che dall’Illiria, nell’antica penisola balcanica, si spostò nell’Italia meridionale, solcando l’Adriatico.
Insieme ad altre due tribù, Peucezi e Dauni, i Messapi danno origine alle popolazioni pugliesi, che nel corso dei millenni risentiranno del dominio e dell’influenza di molte altre culture di diversi popoli del Mediterraneo, quella della Magna Grecia su tutte.
Manduria porta,ancora oggi, numerose testimonianze del suo antico passato, tra le quali le mura megalitiche, circondate dai resti del fossato della città e la necropoli.
Affrontò varie guerre con la vicina Taranto, durante una delle quali trovò la morte Archidamo III nel 338 a.C., re di Sparta, alleato dei Tarantini.
Intorno al 266 a.C. entrò a far parte dei domini di Roma assieme agli altri centri messapici del Salento, a seguito della presa di Brindisi. Durante la discesa di Annibale in Italia, si schierò tra le città ribelli a Roma.
A Manduria vi passava la via Traiana Sallentina o via Sallentina, strada romana che iniziava dalla via Appia nei pressi di Taranto, giungeva a Manduria e si dirigeva ad Avetrana, Nardò, Alezio, Ugento per terminare ad Otranto.
Distrutta nei secoli successivi dai Saraceni, venne rifondata nell’XI secolo con il nome di Casalnuovo.
E’ sicuramente ad opera di queste popolazioni balcaniche e greche che il Primitivo giunge in terra di Puglia, trovando qui terreno e clima idonei alla sua crescita.
“Terra Rossa” la chiamano vignaioli e contadini della zona, ricca di argilla ed ossidi di ferro è letto ideale per lo sviluppo delle nodose e robuste piante di vite, allevate ad “alberello”, resistenti al caldo e alla scarsità idrica, regalano uve cariche di zuccheri.
Terra del Primitivo, che dopo decenni di produzioni esportate in tutta Italia ed Europa come vino da taglio, trova oggi il suo riscatto in produzioni di altissima qualità, che riempono bottiglie vendute in tutto il Mondo.
Attraverso il lavoro e la passione di quei viticoltori e produttori, che hanno scommesso sulla loro terra e che oggi contano sull’aiuto delle nuove generazioni.
Da questa zona oggi passa tutto il Mondo e con piacere si ferma qui, a godere del mare e dei prodotti tipici che la nostra tradizione enogastronomica regala, perdendosi nel rosso profondo di un bicchiere colmo di Primitivo di Manduria.